Cina

Scopri la Cina

La Cina sta diventando una meta di viaggio per un numero sempre maggiore di turisti stranieri. Cosa nasconde questa terra? Perché è così affascinante? La storia antica della civiltà cinese, le sue meraviglie urbane moderne e i suoi paesaggi naturali pittoreschi sono tra le motivazioni che spingono migliaia di turisti ad avventurarsi in queste terre.

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Pechino

Documenti

PASSAPORTO

È necessario il passaporto, con almeno 6 mesi di validità residua. Per eventuali variazioni alla normativa relativa alla validità residua richiesta del passaporto, si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.
Consultare la Sezione “Requisiti di Ingresso” nella scheda della Repubblica Popolare Cinese sul sito di Viaggiaresicuri.it

VISTO

Le richieste di visto d’ingresso vanno indirizzate alle Rappresentanze diplomatico-consolari cinesi in Italia (per maggiori informazioni su modalità e documentazione richiesta vedi: www.fmprc.gov.cn e it.china-embassy.gov.cn/ita/).
Non è previsto il rilascio di visti ai posti di frontiera: coloro i quali, all’arrivo in territorio cinese, ne risultassero sprovvisti, verranno respinti.

A partire dal 1 dicembre 2023 e sino al 31 dicembre 2025, i cittadini italiani, in possesso di passaporto ordinario, potranno viaggiare in Cina per motivi di affari, turismo, visite a familiari e ad amici, nonché per transito, per un massimo soggiorno di 15 giorni, senza richiedere un visto d’ingresso.

A partire dal 4 novembre 2019 l’Ambasciata e i Consolati Generali della RPC in Italia hanno avviato la rilevazione delle impronte digitali delle dieci dita di tutti i richiedenti il visto cinese. Ne sono esenti:

1. i richiedenti di età inferiore a 14 anni o superiore a 70 anni;
2. i membri delle delegazioni ufficiali delle Istituzioni governative con capodelegazione a livello pari o superiore a Vice Ministro;
3. diplomatici, addetti consolari e personale tecnico-amministrativo delle Rappresentanze diplomatiche e consolari d’Italia accreditate in Cina;
4. richiedenti ai quali sono state rilevate le impronte digitali negli ultimi 5 anni per precedenti richieste di visto con lo stesso passaporto e nella stessa Sede di Rappresentanza diplomatica o consolare cinese o nello stesso Centro visti abilitato in Italia;
5. i richiedenti mutilati di tutte le dieci dita o coloro ai quali non sia possibile effettuare la rilevazione delle impronte digitali di tutte le dieci dita.
Per maggiori informazioni, visitare il sito dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia: http://it.china-embassy.gov.cn/ita/

Si segnala inoltre che, dal 23 settembre 2018, in caso di comprovate emergenze di cittadini italiani nella zona di confine della stazione ferroviaria di West Kowloon (dichiarata area di giurisdizione delle Autorità della Cina continentale), l’assistenza consolare sarà assicurata dal Consolato Generale d’Italia a Canton.

Le Autorità consolari cinesi richiedono copia di eventuali precedenti passaporti, in caso di recente rinnovo del documento di viaggio. La mancata consegna dei vecchi titoli di viaggio può comportare il rifiuto del visto.

Si sono registrati casi di diniego del visto, in presenza di timbri o di visti di Paesi mediorientali o della Turchia, sul passaporto. Si raccomanda ai viaggiatori in Cina (anche solo per motivi di transito) di verificare con la Compagnia Aerea, prima della partenza, l’eventualità di incorrere in possibili problematiche connesse alla presenza sul passaporto dei suddetti timbri o visti.

Coloro che si rechino in Cina per svolgere attività giornalistica, sono tenuti ad esplicitarlo all’atto della richiesta del visto, ai fini del rilascio di apposito titolo d’ingresso.
La Cina non riconosce la doppia cittadinanza. A coloro che la detengono, in base alla legge italiana, ed entrano nel Paese con passaporto cinese, non è riconosciuto dalle Autorità cinesi, in caso di necessità, diritto all’assistenza consolare da parte delle Rappresentanze italiane. Non essendo riconosciuto il doppio passaporto, le Autorità di frontiera cinesi non consentono l’uscita dalla Cina a quanti vi abbiano soggiornato con passaporto cinese (senza dunque un visto sul passaporto italiano) e, quale legittimo titolo di ingresso in area Schengen, mostrino il passaporto italiano. Le autorità cinesi consentono invece l’imbarco a quanti, titolari di doppio passaporto, fanno scalo in un Paese che non richiede il visto ai titolari di passaporto cinese (ad esempio, nell’area, Hong Kong, Thailandia, Vietnam).
Durante il soggiorno in Cina, si consiglia di custodire con attenzione il passaporto, che andrà sempre tenuto a portata di mano, per eventuali controlli d’identità. E’ bene, inoltre, recare con sé copia delle sue pagine rilevanti e del visto cinese. In caso di furto o smarrimento, andrà innanzitutto sporta denuncia, presso il più vicino Ufficio di Pubblica Sicurezza. Quindi, con la denuncia e due foto, occorrerà recarsi presso la Rappresentanza diplomatico-consolare più prossima, per richiedere un documento di viaggio, con cui sarà possibile soltanto il rientro in Italia, oppure richiedere un nuovo passaporto, per il cui rilascio occorre un periodo di tempo più lungo. Infine, bisognerà acquisire il “visto d’uscita” cinese, per il cui rilascio possono essere necessari almeno 5 giorni lavorativi. Il disbrigo di tutte le procedure può richiedere qualche giorno, ove ci si trovi, al momento del furto o dello smarrimento, lontano da Pechino, Shanghai, Canton o Chongqing, dove le nostre Rappresentanze Diplomatico-Consolari sono presenti.
È necessario rispettare scrupolosamente i termini di scadenza del visto, per non incorrere nelle sanzioni previste per i contravventori, che vanno dalle multe alla detenzione amministrativa. E’ possibile prorogare la validità del visto turistico cinese per un massimo di 30 giorni, avanzando richiesta, direttamente oppure tramite Agenzie autorizzate, all’Ufficio per l’Amministrazione delle Entrate e Uscite della Questura locale (per Pechino l’indirizzo è: 2 Andigmen East Str. Dong Cheng District Beijing tel: 84020101; per Canton: No. 155, Jiefangnan Road, Yuexiu Dist., Guangzhou, Guangdong, Tel: 12345). Si consiglia di visitare il sito della Municipalità di Pechino ( http://www.ebeijing.gov.cn/visa/ ), dove sono riportate informazioni utili al riguardo.
Si rammenta, inoltre, che non è possibile svolgere attività di tipo lavorativo, con visti che siano differenti dal visto per lavoro (tipo Z). In caso di violazione, la normativa prevede sanzioni che possono comportare anche periodi di detenzione amministrativa e l’espulsione dal Paese.
Per i visitatori temporanei che siano ospiti presso abitazioni di residenti (cinesi o stranieri), e non in strutture alberghiere, e’ previsto l’obbligo di registrazione – entro le 24 ore – presso i Commissariati di Polizia di zona. All’ospitante verrà richiesto il permesso di residenza e la documentazione attestante la proprietà o l’affitto della dimora; all’ospite, il passaporto.

Valuta

La valuta ufficiale della Cina Popolare è il Renminbi (RMB) chiamato dai cinesi Yuan. Un euro equivale a circa 10 Yuan. In Cina sono accettate tutte le carte di credito sia negli hotel che nei negozi di lusso. Per il resto sono accettati gli Yuan. L’Euro è accettato e cambiato in ogni sportello di cambio.

Telefono e Roaming

Per telefonare dall’Italia 0086 + prefisso città senza lo zero + numero utente. Le chiamate internazionali al di fuori della comunità europea, possono essere davvero costose, il metodo migliore per risparmiare sulle chiamate internazionali al di fuori della comunità europea è quello di attivare delle specifiche promozioni dedicate ai singoli paesi, proposte dai vari operatori telefonici nazionali.

Fuso Orario

La Cina ha un fuso orario diverso da quello dell’Italia ed è ben 7 ore in avanti rispetto a noi.

Corrente

L’elettricità è fornita a 110/220 volt. Le prese sono di tipo A, C oppure I.

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